RIALE, DOLCE RITORNO: MAVIT PRIMO TIMIDO SORRISO
Nel “derby” tra le ultime due della classe del girone D, ancora a zero punti dopo due giornate, alla fine la spunta (faticosamente) il Mavit.
Dopo cinque mesi, i bianconeroverdi sono tornati a correre nell’amato Filippetti di Riale, anche se l’ultima volta brucia ancora, dopo l’amara eliminazione ai rigori agli ottavi di finale contro i Bomber’s.
Nonostante ciò, Riale rimane un vero e proprio fortino dove i nostri hanno subìto l’anno scorso solo una sconfitta ed anche partite come quelle di ieri sera, che sembravano mettersi su di un binario sbagliato, alla fine hanno preso una bella piega: quella dei 3 punti!
Complice una tangenziale, che ha messo al collasso il traffico dell’hinterland bolognese, durante questo inizio “ponte degli ognissanti”, la partita è iniziata con circa 10 minuti di ritardo.
Il Mavit, già rimaneggiato, si presenta ed inizia la gara con 5 giocatori entrati praticamente a freddo, unico compito contenere gli avversari, in attesa di ristabilire la parità numerica che avviene dopo 5 minuti dal fischio d’inizio. Fortunatamente il San Nicolò, a parte una buona occasione parata da Pellegrini, non ne approfitta in quell’arco di tempo.
Così, il Mavit inizia a prendere campo ma non ragiona, spreca in maniera clamorosa diversi palloni, unico lampo un’invenzione di Loiacono che si stampa all’incrocio: è un’annata di legni!
La partita, non è particolarmente bella e le due squadre in campo ci mettono del proprio, spesso i ruvidi difensori del San Nicolò, non potendo fare diversamente, le danno di santa ragione ma non sono cattivi, Loiacono e Benegiamo i più martellati.
Il Mavit fa la partita ma il pallone non entra, la manovra stenta nella costruzione di gioco, ancora scarsa l’intesa con i nuovi innesti.
C’è da dire che l’onesto, ma abbordabile, avversario non crea grossi pericoli ma in un certo senso, fa riemergere quello spirito da kamikaze che ultimamente sta contraddistinguendo i ragazzi di piazza medaglie d’oro. Finisce la prima frazione di gioco tra gli sbadigli, per fortuna la fase di riscaldamento è finita.
Il secondo tempo inizia con un piglio diverso. Alberti&C. si buttano in avanti sebbene in maniera confusionaria, spesso si ricorre alla conclusione da fuori area senza successo, il capitano in un paio d’occasioni sciupa, ma i palloni dalle sue parti latitano, nonostante si sbracci e urli spesso a vuoto.
A metà tempo la doccia fredda, un errato movimento difensivo di Reino consente ad un avversario di tagliare verso sinistra, Rizzi prova ad arginarlo ma arriva in leggero ritardo, quanto basta per farlo girare e portare in vantaggio il San Nicolò. Da questo momento arriva in sostanza la scossa.
Il Mavit attacca a testa bassa, arrembante e prepotente non perde la testa, sembra tornato quello di una volta mettendo sotto assedio la retroguardia avversaria, nonostante abbia prestato il fianco ad un paio di contropiedi sventati per fortuna dalla premiata ditta Pellegrini-Rizzi. E così arriva il tanto atteso pareggio, Benegiamo parte dalla fascia sinistra, salta un paio d’avversari, bomba da fuori area angolatissima e gol 1-1. A questo punto, il Mavit carico d’entusiasmo sente di avere la partita in pugno e così è! Dopo circa 5 minuti di ulteriore forcing nella metà campo del San Nicolò ormai stremato, Alberti guadagna una punizione: allo stesso il compito della trasformazione, incrocio dei pali e 2-1, bentornato al gol Pier! Gli ultimi minuti trascorrono senza grossi pericoli, i bianconeroverdi controllano agevolmente e con attenzione, ben consci della zona Cesarini che negli ultimi tempi ha dato parecchi dispiaceri. Questa volta no, triplice fischio e finalmente un sorriso, piccolo, timido ma sintomatico di un morale in crescendo. La squadra è ancora un cantiere aperto e certi meccanismi ancora stentano a funzionare, ma la volontà di combattere quella resta, il campionato è lungo, staremo a vedere.
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